Il villaggio a quel tempo era nell’impero austro-ungarico oggi ha un altro nome, Rusca Montana, e si trova in Romania.
Peter, nato il 21 agosto 1897, diventa un giovanotto e viene arruolato al 30° Reggimento fanteria Honved, 7° compagnia, spedito al fronte.
C’era la guerra, quella Grande Guerra, quella grande inutile strage che ha irrorato di sangue l’Europa sui monti e nelle trincee.
Ho girato per i monti della
memoria finendo sul Monte Grappa, nell’Ossario di Guerra dove vi sono i resti
di dodicimilaseicentoquindici soldati.
Nella parte esposta a nord, c’è il cimitero Austro-Ungarico ed è qui che ora si trovano i resti del soldato Peter, Peter Pan. La sua casa è una lapide, la numero 107.
Qui, nella casa del soldato Peter Pan, da quasi ottant’anni mani ignote posano ogni giorno fiorellini di campo, piccoli sassi e conchiglie. E ancora questa magia continua; non si sa chi sia a portare quei piccoli doni che ogni mattina zelanti custodi dell'ossario portano via: infatti, non vi sono fiori per rispettare l'eguaglianza di tutti i caduti.
Non c’era Trilly a salvare Peter Pan che muore a ventun anni straziato da una granata il 19 settembre 1918 a Col Caprile.. Morto senza eroismo. Quel tardo pomeriggio, quando il silenzio della morte sovrasta tra i monti, i barellieri della Croce rossa raccolsero il suo corpo e quello di cinque commilitoni.
Nella parte esposta a nord, c’è il cimitero Austro-Ungarico ed è qui che ora si trovano i resti del soldato Peter, Peter Pan. La sua casa è una lapide, la numero 107.
Qui, nella casa del soldato Peter Pan, da quasi ottant’anni mani ignote posano ogni giorno fiorellini di campo, piccoli sassi e conchiglie. E ancora questa magia continua; non si sa chi sia a portare quei piccoli doni che ogni mattina zelanti custodi dell'ossario portano via: infatti, non vi sono fiori per rispettare l'eguaglianza di tutti i caduti.
Non c’era Trilly a salvare Peter Pan che muore a ventun anni straziato da una granata il 19 settembre 1918 a Col Caprile.. Morto senza eroismo. Quel tardo pomeriggio, quando il silenzio della morte sovrasta tra i monti, i barellieri della Croce rossa raccolsero il suo corpo e quello di cinque commilitoni.
Pare che nelle sue tasche abbiano trovato una conchiglia, un pezzetto di marmo bianco e un fiore seccato.
Mi sono commosso e dalle mani ho fatto scivolare alcuni fiorellini sulla lapide 107.
“Le stelle, per quanto
meravigliose, non possono in alcun modo immischiarsi nelle faccende umane, ma
devono limitarsi a guardare in eterno. È una punizione che si è abbattuta su di
loro così tanto tempo fa che nessuna stella ne ricorda il motivo. E così quelle
più anziane sono diventate cieche e taciturne (le stelle comunicano tra loro
ammiccando con gli occhi), ma quelle più giovani si meravigliano ancora di
tutto” (