Pro o contro, si o no, … Le piazze con i rigidi schematismi che
animano le pance delle folle, da una parte e dall’altra, mi urtano. Non mi coinvolgono, anzi persino mi spingono a pensieri
ostili.
A maggior ragione per le questioni di cui si sta trattando, ossia sul dl relativo
alle unioni civili.
I temi sul tappeto sono veramente tanti, sono molto spessi.
Tutti insieme, in un colpo solo, ritengo siano veramente troppi. Eccessivi per una riflessione seria e
ponderata.
Come sempre si vuol risolvere ogni questione in modo
semplificato e semplicistico. Ci si conta, si misurano i decibel raccolti nelle
adunate.
Ancora non si è pronti forse ad abbassare toni e umori e, con pacatezza,
porre riflessioni serie e coraggiose.
Ciò esige intelligenza e cuore. Ascolto e accantonamento di pregiudizi,
allontanando grida e anatemi.
La materia in gioco è enorme, non è di poco conto. Chi mi conosce sa le mie posizioni, i miei
dubbi. Occorrono dei distinguo; è necessaria una scomposizione. C’è troppa
fretta, troppa pressione, troppa….confusione.
Un mio maestro mi ha insegnato che occorre prima distinguere per poi
cercare e trovare gli elementi da unire.
Sono questioni serie, non si possono sovrapporre,
mescolare , misconoscere, minimizzare, banalizzare, impoverire, mistificare,…
La confusione impedisce una visione chiara e condivisa.
All’interno
delle stesse piazze c’è di tutto e di più.
Una Babele che non porta se non a
veicolare linguaggi e visioni parziali e posticci, ambigui.
Occorre ancora tempo, pazienza, discussioni
e studio. Lasciando andare ismi d’ogni tipo, abbassando tensioni.
Non c’è nulla di ovvio e di chiaro. Non c’è neppure
necessità di correre e fare leggi entro un tempo prestabilito e così ritenere
che ogni cosa vada a posto.
Darsi tempo non è
perderlo ma è ritenere che, per gli
argomenti da trattare, la fretta non è buona consigliera e poi prendersi tempo e capire che la vita, la
realtà, sia non solo molto più ricca ma è anche molto meno inflessibile e
rigida di come spesso viene rappresentata nelle piazze e da tutti i maestri
delle granitiche certezze.