domenica 24 gennaio 2016

Le piazze delle unioni civili



Pro o contro, si o no, … Le piazze con i rigidi schematismi che animano le pance delle folle, da una parte e dall’altra, mi urtano.  Non mi coinvolgono, anzi persino mi spingono a pensieri ostili. 

A maggior ragione per le questioni  di cui si sta trattando, ossia sul dl relativo alle unioni civili.


I temi sul tappeto sono veramente tanti, sono molto spessi. Tutti insieme, in un colpo solo, ritengo siano veramente troppi.  Eccessivi per una riflessione seria e ponderata.


Come sempre si vuol risolvere ogni questione in modo semplificato e semplicistico. Ci si conta, si misurano i decibel raccolti nelle adunate. 

Ancora non si è pronti forse ad abbassare toni e umori e, con pacatezza, porre  riflessioni serie e coraggiose. Ciò esige intelligenza e cuore. Ascolto e accantonamento di pregiudizi, allontanando grida e anatemi. 


La materia in gioco è enorme, non è di poco conto.  Chi mi conosce sa le mie posizioni, i miei dubbi. Occorrono dei distinguo; è necessaria una scomposizione. C’è troppa fretta, troppa pressione, troppa….confusione. 

Un mio maestro mi ha insegnato che occorre prima distinguere per poi cercare e trovare gli elementi da unire.


Sono questioni serie, non si possono sovrapporre, mescolare , misconoscere, minimizzare, banalizzare, impoverire, mistificare,…

La confusione impedisce una visione chiara e condivisa. 

All’interno delle stesse piazze c’è di tutto e di più.  Una Babele che non porta se non  a veicolare linguaggi e visioni parziali e posticci, ambigui.   

Occorre ancora tempo, pazienza, discussioni e studio. Lasciando andare ismi d’ogni tipo, abbassando tensioni.

Non c’è nulla di ovvio e di chiaro. Non c’è neppure necessità di correre e fare leggi entro un tempo prestabilito e così ritenere che ogni cosa vada a posto.


Darsi  tempo non è perderlo ma  è ritenere che, per gli argomenti da trattare, la fretta non è buona consigliera e  poi prendersi tempo e capire che la vita, la realtà, sia non solo molto più ricca ma è anche molto meno inflessibile e rigida di come spesso viene rappresentata nelle piazze e da tutti i maestri delle granitiche certezze.

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