lunedì 10 novembre 2014

Un senso al vivere, tra abbandono e accoglienza



Ci sono momenti in cui si è richiamati a “ridirsi” il perché del vivere.

Domande e situazioni che, urgenti e prepotenti, t’interpellano fino a che non ridai risposte a quella domanda, antica e mai sopita, del perché vivere.

Quale il senso del vivere? Vivere ha/è un senso?

Compito impegnativo, avventura affascinante, scelta radicale.

Non son più giovane, nel viaggio del mio vivere ho abbandonato pesi rappresentati da certezze ritenute granitiche e sentenze inossidabili.

Mi riscopro ora sprovvisto di risposte meccanicamente certe e pappagallesche soluzioni infallibili.

Ho lo zaino più leggero con molte domande aperte. E allora mi riscopro ancora audace Siddharta, intrepido cercatore mai sazio dal cuore amato e amante.

A volte, certo, sono assalito da dubbi che scavano e danno sconforto; eppure ritengo che forse la missione da svolgere, almeno per me, in questa vita sia il vivere ricercandone sempre l’intima essenza, il significato profondo.

Fino a pensare che il valore della vita sia quel talento che aggrega tutto il nostro essere ed esistere, quella realtà che armonizza e dà peso ad ogni aspetto ed elemento, che interpreta e traduce l’oscurità in sfida positiva e incoraggiante.

E’ come la stella che ci guida nella traversata dell’esistenza, che ci consente di avere un orientamento, un “nord”, per accompagnare le nostre azioni e ci indirizza verso il futuro carico di attese, anche quando fallimenti e “sfighe” ci fanno deragliare.

La fede balbettante che accompagna i miei giorni mi fa dire che il centro unificatore che rende speranzoso il passo in quest’avventura sia l’incontro con Cristo, autentica novità che apre a incontri e sfide, bellezza che affascina e innamora.

Ciò mi concede di vivere questa vita dischiuso alla pienezza, dilatato ancora allo stupore, capace ancora di sorprendermi.

E così mi appare quest’esistenza, cammino da percorrere con partecipazione nell’attestazione di un qui ed ora che sempre si rinnova, che pretende scommesse e non esenta da rischi.

Fino a reclamare generosità e fiducia, abbandono e accoglienza.

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