M'accorgo
M'accorgo
Mi accorgo,
qui ora,
di momenti ricchi,
gravidi di frutti, attese e speranze.
In altri giorni, pesanti e opachi,
gli occhi faticano nel buio.
E qui ora, in questa precarietà e arsura,
tremando e rallentando nel passo,
all' esistere stanchi
resistiamo,
ai nostri limiti aggrappati.
ddv
SI PENSO CHE LA FEDE NON SIA UNA LUCE SFAVILLANTE, QUASI ABBAGLIANTE. PIù SOMMESSAMENTE CREDO SIA COME TU DICI (TREMANDO E RALLENTANDO) IN METAFORA DI LUCE TREMOLANTE LUMICINO CHE RENDE MENO SCURO E PAUROSO IL PROCEDERE DELLA VITA. O FORSE ANCOR MEGLIO è L'ESSERE PERSUASI DI ESSERE SCINTILLE DI UNA LUCE PIù GRANDE
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