sabato 22 ottobre 2011

Dilatare il cuore, occupare il presente

                                                                     Quanto manca?  

Quanto manca?
Quanto devo ancora aspettare?
Ho fretta, Signore.
Ho fretta di iniziare a vivere,
ho fretta di trovare una porta aperta
tra i mattoni del quotidiano;
ho fretta di trovare un uomo
che sappia dire il mio nome.
Ho fretta, qui,
sotto la mia pelle,
qui,
sulla spiaggia
dei miei vent’anni.
Le gambe
hanno fretta di andare.
Gli occhi hanno fretta di vedere
che cosa sarà di me.
Ho troppa fretta, Signore,
e non sono capace di attendere.
Insegnami Tu,
la pazienza della quercia,
il passo lento dei pianeti,
la fiducia del seme
perso nella neve.
Insegnami Tu, Padre mio,
ad attendere il domani
senza sbriciolare l’oggi.
Insegnami il ritmo dell’eternità
e il valore di un istante.
Insegnami l’attesa,
sulla soglia del presente.
Amen.
                                                                                                    (Emily Shenker)



                                                    Conosco delle barche

Conosco delle barche che restano nel porto per paura che le correnti le trascinino via con troppa violenza.

Conosco delle barche che arrugginiscono in porto per non aver mai rischiato una vela fuori.

Conosco delle barche che si dimenticano di partire, hanno paura del mare a furia di invecchiare e le onde non le hanno mai portate altrove, il loro viaggio è finito ancora prima di iniziare.

Conosco delle barche talmente incatenate che hanno disimparato come liberarsi.

Conosco delle barche che restano ad ondeggiare per essere veramente sicure di non capovolgersi.

Conosco delle barche che vanno in gruppo ad affrontare il vento forte al di là della paura.

Conosco delle barche che si graffiano un po' sulle rotte dell'oceano ove le porta il loro gioco.

Conosco delle barche che non hanno mai smesso di uscire una volta ancora ogni giorno della loro vita e che non hanno paura a volte di lanciarsi fianco a fianco in avanti a rischio di affondare.

Conosco delle barche che tornano in porto lacerate dappertutto, ma più coraggiose e più forti.

Conosco delle barche straboccanti di sole perché hanno condiviso anni meravigliosi.

Conosco delle barche che tornano sempre quando hanno navigato fino al loro ultimo giorno, e sono pronte a spiegare le loro ali di giganti perché hanno un cuore a misura di oceano.  

(Jacques Brel)

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